Nessuna Utopia, nessuna scusa

C’è una parola, “Utopia”, che come tutti sanno designa un sogno che non può essere realizzato, esattamente come non esisteva l’Isola ideale dalla quale questo sostantivo deriva. Utopia, l’Isola di cui scrive il Filosofo Tommaso Moro (Thomas Moore) è infatti abitata da una società umana ideale quanto inesistente.
Un po’ come l’Isola che non c’è di Edoardo Bennato, dove accadono cose impossibili: non ci sono ladri e non c’è mai la guerra, ad esempio…
Quando noi diciamo che qualcosa è “un’utopia” abbiamo già ceduto le armi, perso le speranze e avanzato tutte le scuse possibili per evitare di impegnarci nel cambiamento.

Poi c’è un altro termine, meno conosciuto, che è “eterotopia”, cioè il pensare di realizzare qualcosa che ancora non esiste, ma che può essere realizzata.
Nel linguaggio comune, chiamiamo questa attività ciò semplicemente “progettare”.

Chi si occupa, come me, da molti anni, di formazione ed insegnamento, spesso matura un diverso modo di fare le cose, di pensare, di prendere decisioni, di agire, di relazionarsi con gli altri nel proprio campo. Perché arriva a conoscerlo molto bene e vuole dare un proprio contributo al cambiamento ed al miglioramento dello status quo.
Diventiamo un tutt’uno con il nostro lavoro e cerchiamo di trasformare la tensione verso le nuove generazioni in qualcosa di reale, di concreto, di utile per loro: i bambini. I ragazzi. Tutti.

Ciò significa, in parte, avere semplicemente un sogno da realizzare, senza rassegnarsi all’idea che sia utopia.

La nostra Associazione sta costruendo, giorno per giorno, una rete nazionale di Tutor, che partecipano tutti allo stesso Percorso formativo, che possono e potranno essere di aiuto alle famiglie di bambini e ragazzi con Bisogno Speciale.
Tutor veri, motivati, competenti e fieri del proprio mestiere.
Quelli che non è “Un lavoretto”, quelli che non è “Intanto che trovo qualcos’altro…”

Non è un compito facile, quello che ci siamo dati, ma lo stiamo portando avanti ed il nostro Registro Nazionale Tutor sta crescendo.

Il nostro obiettivo per l’anno scolastico che sta per iniziare, è riuscire a coinvolgere nel nostro progetto, Tutor qualificati e disponibili a mettersi in gioco, ovunque in Italia.

Auguro in primis a me stessa e poi a tutti noi, che ciò si realizzi grazie al nostro lavoro e alla nostra cura, alla partecipazione di chi vorrà sostenerci.
E ringrazio tutti i Tutor e tutti i genitori che già lo stanno facendo.

Dott.ssa Cristina Franceschini

 

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